Il richiamo delle entità spirituali demoniache

magia nera

Tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta nella vita la magia nera. Essa si è fatta strada nelle nostre vite grazie alle favole, le leggende e le antiche tradizioni che sono arrivate fino ai giorni nostri.

Solitamente viene vista in contrapposizione a quella che viene definita magia bianca. Ad essa viene attribuito un potere estremamente oscuro, demoniaco e assolutamente malvagio.

Essa viene tradizionalmente associata ad incantesimi crudeli, alle fatture, al malocchio ad un mondo fatto di sospetti, invidie e vendette.

Il mago che la pratica viene solitamente immaginato mentre effettua malefici ed incantesimi dagli effetti negativi e che fanno uso di rituali macabri, raccapriccianti. 

Sono molte le culture che hanno dato una propria immagine di magia nera, ma tutte più o meno sono arrivate alla stessa conclusione. 

Il colore stesso con cui viene definita è infatti collegato ad un mondo particolarmente misterioso ed oscuro che si addice perfettamente a questa disciplina. Il mago nero è colui che cerca di sottomettere delle entità demoniache al proprio volere per poter così soddisfare i propri desideri ed ambizioni per un scopo prettamente personale. 

Alla base c'è infatti una brama di potere e conoscenza senza limiti. A differenza della bianca, essa viene infatti utilizzata solitamente per scopi solitamente egoistici e che arrecano danno agli altri. L'esempio più chiaro è proprio quello del malocchio che colpisce le persone con disgrazie di ogni tipo e intensità. 

Questo tipo di disciplina tende a limitare le energie altrui per affermare così la propria superiorità.

Nonostante tutto, questa arte esercita un numeroso fascino su chi si interessa al mondo della magia. Le informazioni, i rituali, i libri a riguardo sono davvero numerosi e si può sempre imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Il nostro obiettivo era quello di darvi nozioni generali per fare chiarezza su questo argomento.

Per chi crede nella magia, esiste non solo una magia bianca buona, ma anche una magia nera che è particolarmente cattiva se viene usata da chi ha intenzioni malvagie. 

Nella tradizione e nella fantasia della letteratura, la magia nera consiste in un insieme di pratiche magiche molto diffuse che si contrappongono e che differiscono dalla cosiddetta magia bianca.

In tutti e due i casi, però, il suddetto mago opera in contatto con un’entità spirituale per ottenere uno scopo.

La magia nera ed i rituali di magia nera, in poche parole, affonderebbero i loro stessi legami nella hybris, cioè nel sentimento di orgoglio umano che non rende consapevoli dei propri limiti. Chi è molto orgoglioso, chi è tracotante e superbo, vuole dominare anche gli elementi della natura anziché cercare di lavorare armonicamente con esso. Ma la hybris non ha mai delle conseguenze buone, perché spesso viene punita: si tratta, nella letteratura greca antica e nell’epica, di una vera e propria colpa di cui si macchia il protagonista che è come se sfidasse gli dei ed i loro poteri. Così il mago che usa la magia nera utilizza la sua hybris perché è superbo e crede di avere il potere ed il diritto di controllare la natura e gli elementi naturali.

Ovviamente, dato che la magia non esiste, questi sono discorsi popolari. Sempre secondo la tradizione, chi utilizza la magia nera lo farebbe - come abbiamo già detto - per sovvertire il naturale ordine delle cose. Il mago nero, in sostanza, opera per cercare di ribaltare e di modificare anche gli equilibri immutabili del mondo, con conseguenze che possono davvero essere disastrose. La magia nera in fondo non è altro che sete di potere e di dominio sulla natura e sulle sue forze, elementi che non portano mai a nulla di buono, ma a catastrofi. Mentre il mago bianco cerca di operare armonicamente con la forza della natura e le entità che lo circondano, il mago nero cerca di arrivare in una posizione di supremazia e di dominare il mondo che lo circonda. Si tratta di due atteggiamenti molto diversi, uno positivo, l’altro negativo. Tanto che spesso si dice nella leggenda che il mago nero vende la sua anima al diavolo e si corrompe pur di acquisire il massimo potere, di diventare davvero potente.

 Magia nera e malocchio

In alcune zone d’Italia, soprattutto in quelle meno istruite ed in alcune regioni remote del Sud, buona parte della popolazione crede ancora al malocchio ed alle manifestazioni della magia nera.

La magia nera si manifesterebbe, insomma, in vari modi nella vita delle persone, condizionandola e certamente non con effetti negativi. Ovviamente ogni persona istruita sa bene che la magia nera e la magia bianca semplicemente non esistono. Tuttavia, ecco quali sono secondo la tradizione popolare le più famose e comuni manifestazioni della magia nera nella vita.

Il malocchio sarebbe un influsso negativo che viene indirizzato su una precisa persona. Ad esempio se si è invidiosi del successo di una persona, della sua felicità, o se si è convinti che ci abbia fatto un torto, secondo alcuni sedicenti maghi sarebbe possibile effettuare un rituale di magia nera, il malocchio appunto, che invia un influsso negativo che porterebbe sfortuna o infelicità. Chi fa il malocchio è affetto da sentimenti di infelicità ed invidia, e l’effetto di questo rituale di magia nera sarebbe quello di portare sfortuna sulla persona che lo subisce.  La superstizione popolare del malocchio, nonostante siamo in una società moderna, continua a sopravvivere in alcune zone d’Italia in modo molto insistente, ma è ovvio che non esiste alcuna possibilità di inviare o ricevere malocchio.